Lavorazione della fibra di carbonio

Le nuove tecnologie a disposizione consentono la lavorazione della fibra di carbonio in modo sicuro, dinamico e personalizzato. Macchinari a 5 assi CNC a controllo numerico, sistemi di progettazione e realizzazione prototipi attraverso CAD-CAM, sono “strumenti” di lavoro che chi è del settore deve avere ben presente, anche perchè senza di essi lavorare con qualità e precisione diventa operazione molto complessa. Sono proprio queste ultime caratteristiche a fare la differenza tra una lavorazione del carbonio che avviene in modo sommario e un processo che invece richiede più attenzione. I costi della materia prima sono elevati ed è necessario evitare scarti e sprechi.

Come nasce un pezzo in carbonio

Come spesso accade, tutto parte da un’idea. La lavorazione del carbonio si sviluppa ed è molto attuale in determinati ambiti in quanto oggi questo materiale è visto come un perfetto sostituto di qualche altro in diversi settori merceologici. Dopo l’idea, si mette in atto un’analisi di fattibilità e un progetto che poi viene migliorato, prima di andare a realizzare il prototipo del manufatto. Da questa fase, infatti, entrano in gioco i macchinari speciali per la lavorazione carbonio. Una volta approvato il modello è necessario costruire le attrezzature, come ad esempio lo stampo e quindi passare alla produzione definitiva del particolare.

  • Idea
  • Analisi di fattibilità
  • Progetto
  • Prototipazione
  • Costruzione attrezzature
  • Lavorazione

Lo stampo viene riempito dai fogli di fibra di carbonio, annegati poi con appositi materiali resinosi, quindi il tutto viene pressato e mandato in autoclave per la polimerizzazione.

L’impiego di macchinari all’avanguardia diviene fondamentale specialmente quando si ha a che fare con geometrie speciali, complesse. Queste richiederebbero una riproduzione mediante un lavoro meramente artigianale, la cui finitura rimarrebbe però sempre approssimativa e quindi l’intervento automatizzato sarebbe determinante. La lavorazione della fibra di carbonio attraverso l’impiego di macchine, permette anche di ottenere un eccellente aspetto estetico, rendendo le superfici del pezzo verniciabile, lucida o opaca, a seconda dei casi. Lavorare il carbonio si configura, quindi, come una via di mezzo tra operazioni artigianali e processi industriali. In tale contesto gli impianti rivestono grande rilievo.

Le lavorazioni del carbonio

La fibra di carbonio ha lavorazione non univoca, nel senso che ci sono più modi per lavorarla. Si va dai sistemi più artigianali di spalmatura e impregnazione, allo stesso processo ma più industrializzato, dalla tecnica del wrapping a quella del pull winding o del filament winding.

Indipendentemente da tutto, una volta ottenuto il pezzo finito risulta comunque da lavorare con particolari utensili che vanno installati sulle macchine CNC a controllo numerico come quelle proposte da Celag, marchio italiano leader di settore. Disporre di un impianto a 5 assi, ad esempio, rende la lavorazione del carbonio molto più versatile e flessibile.

Con questi macchinari è possibile fresare alcune parti, forare nei punti dove sarà poi necessario porre le viti per il montaggio del pezzo, rifinire eventuali bave, lucidare le superfici. Questo permette di avere una maggiore elasticità operativa e soprattutto ridurre i tempi, poiché con una macchina è possibile compiere più operazioni tra loro diverse, semplicemente sostituendo l’utensile. La programmazione del centro di lavoro attraverso il suo controllo è resa semplice da interfaccia grafiche intuitive. Disporre oggi di un simile oggetto è fondamentale per poter lavorare il carbonio nel modo più corretto possibile. Il materiale è leggero, flessibile, spesso molto sottile come spessore, ma deve essere trattato nel modo giusto. Questi macchinari sono pensati proprio per questo e riescono a dare un valore aggiunto di notevole impatto al lavoro, giorno dopo giorno. Il controllo numerico consente grande precisione e soprattutto consente all’operatore di impostare per tempo le diverse lavorazioni, lasciando poi alla macchina il compito di eseguire quanto programmato.