Le mense scolastiche e la piramide alimentare

mensa

Sana alimentazione e regime alimentare dei bambini continua ad essere uno degli argomenti più gettonati nei consigli d’istituto di tutta Italia. L’interesse dei genitori verso il buon cibo da proporre ai propri figli passa necessariamente attraverso argomenti come piramide alimentare e nutrimenti ideali per la crescita dei bambini. Da quando poi i bambini, a seguito della riforma scolastica delle scuole primarie e secondarie, trascorrono ancora più tempo negli istituti d’insegnamento, la volontà di offrire nelle mense dei cibi adeguati e salutari per dei fanciulli e i ragazzi in piena fase adolescenziale, diventa ancora più impellente. Non si tratta soltanto di una particolare sensibilità, attribuibile soltanto alle madri e ai padri più timorosi, ma di un’urgenza sociale che investe tutte le famiglie, fomentate evidentemente da una comunicazione più attenta a temi come alimentazione e benessere, anche grazie a programmi televisivi di successo.

Finiti i tempi degli hot dog

I tempi dei film in cui imperava il cibo spazzatura, emblematicamente rappresentato dal classico panino tondo americano e dal wurstel avvolto nel sandwich, sono oramai lontani. L’attenzione dell’opinione pubblica verso cibo biologico e alimenti a kilometro zero, vanno ben oltre delle finalità educative. Le strutture scolastiche sono diventate quindi le sedi più importanti in cui insegnare come mangiare bene faccia crescere meglio, tanto gli esseri umani, quanto la natura, grazie ad una maggiore attenzione nei confronti dei metodi di allevamento e di coltivazione.
Studiare le piramidi non egizie

Gli insegnanti di tutta Italia diventano quindi i maestri di un’educazione culinaria, sintetizzata con l’accezione di dieta mediterranea. La modalità con cui viene spiegato questo tema, sempre più attuale, vista la crescente percentuale di obesità infantile nel Belpaese, riesce ad integrarsi perfettamente nei programmi scolastici, diventando un ottimo punto di partenza per “toccare” varie discipline. Attribuire un significato reale ad una piramide degli alimenti significa avere una “scusa” per introdurre dei problemi di matematica sulle calorie necessarie per vivere ogni giorno e calcolare il peso forma di un bambino, una volta in possesso di dati come altezza, età e numero di chilogrammi del bimbo. Molti maestri di scuola primaria utilizzano la piramide alimentare per parlare di forme geometriche o ancora, per spiegare quanto le creature viventi siano interconnesse l’una con le altre. Esistono piramidi alimentari anche animali e conoscere le loro specificità significa  appassionarsi alla natura e ai suoi magnifici abitanti, che l’uomo, ma prima ancora i fanciullini, dovrebbero imparare a rispettare.

E’ ora di finirla di vedere i ragazzini trucidare le formiche o fare delle gare estive con gli amici per catturare quanti più granchi possibili dal mare. I genitori silenti, incapaci di sgridarli, perchè lo considerano soltanto un gioco tra piccoli, sono altrettanto responsabili di quelle maestre che a scuola non insegnano come i grassi saturi delle merendine commercializzate in televisione siano deleteri per l’intestino di bambini in piena crescita. Attrontare la tematica della piramide alimentare può essere il miglior modo per avvicinare le nuove generazioni ai principi della sostenibilità ambientale e alimentare. La diffusione dei libri di educazione ambientale, non soltanto nei progetti pon, ma anche nella didattica quotidiana degli istituti primari, si rivela un gran successo, non soltanto per gli ecologisti, ma per coloro i quali credono che le basi per un Mondo migliore, possano essere realizzate esclusivamente da bimbi che hanno compreso l’importanza delle catene alimentari e amano la frutta e la verdura, almeno quanto i carboidrati.

La speranza è che sia lo stesso Ministero dell’istruzione a premiare le Scuole più virtuose, in grado di illustrare con maggiore insistenza e capacità come il “corpore sano” si ottiene spegnendo un po’ più la televisione, cattiva maestra attraverso molti dei suoi spot e preferendo i cibi freschi e di stagione, alle fritture e agli alimenti confezionati o surgelati.