I disturbi alimentari durante l’adolescenza

L’adolescenza è un periodo molto complesso di cambiamento e di fragilità, durante il quale capita che alcuni adolescenti sperimentino anche delle fasi di sofferenza e disagio particolarmente spiccate. Ad esempio, non è raro che i ragazzi possano cadere in qualche forma di dipendenza oppure che si verifichino dei disturbi alimenti. I disturbi alimentari in adolescenza, o DCA, sono una problematica statisticamente più diffusa nel genere femminile ma non per questo assente nel genere maschile. I disturbi alimentari sono un problema che ha natura psicologica, non correlata direttamente al cibo, e possono radicarsi profondamente durante questa età fragile della vita.

Come molti altri comportamenti distruttivi tipici della fase giovanile, ad esempio dipendenza da droghe o autolesionismo, sono un segnale della necessità di scaricare all’esterno un disagio profondo che si avverte. I disturbi alimentari sono anche connessi alla pressione sociale, soprattutto quella che ruota attorno al c.d. corpo ideale, vale a dire l’idea di corpo perfetto che nella nostra società è quello magro. L’ossessione per l’aspetto fisico, amplificata anche da mass media e social media, può fare facilmente breccia soprattutto sulle adolescenti femmine (ma non solo) e può anche essere alla base dei disturbi alimentari durante la fase giovanile. Ma di che cosa si tratta e come vanno affrontati i disturbi alimentari in adolescenza? Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Doriana Di Dio, psicologa che da anni si occupa di curare anoressia e bulimia presso il centro Dedalus di Bologna.

 Quali sono i disturbi alimentari

I disturbi alimentari in adolescenza sono l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa. Secondo i dati, l’anoressia colpisce soprattutto ragazze fra i 14 ed i 19 anni, l’età più colpita sono i 16 anni. La bulimia nervosa invece sorge statisticamente nella maggior parte dei casi fra i 18 ed i 22 anni.

Quando si parla di anoressia, si fa riferimento ad una malattia che porta la persona colpita a limitare al massimo l’assunzione di cibo. Questo disturbo colpisce molto spesso ragazze ben inserite nel contesto sociale, in grado di raggiungere i loro obbiettivi, e spesso vittime di una pressione familiare/sociale molto forte. Nell’anoressia il peso ponderale cala fino ad arrivare sotto ai livelli di sicurezza, giungendo a rischiare la vita. La bulimia, al contrario dell’anoressia, è meno evidente rispetto agli esterni perché la persona che ne soffre si abbuffa compulsivamente di cibo, che elimina poi, colta dal senso di colpa, vomitando. In questo modo non si assiste ad un aumento né decremento importante di peso e quindi spesso questo disturbo è più subdolo da individuare, ma non meno pericoloso. I tratti caratteristici di questo disturbo sono il senso di colpa e l’ossessione per il cibo, che è anche principale fonte di preoccupazione. L’adolescente seguirà dei periodi di dieta molto intensa seguiti da periodi di abbuffate.

 Cause e trattamento dei disturbi alimentari

Le cause dei disturbi alimentari possono essere principalmente ravvisate nella sensazione di essere inadatti, ma contrariamente a quanto si pensa, difficilmente si diventa anoressici ‘perché ci si vede grassi’. Dietro i disturbi alimentari si nascondono spesso difficoltà nella relazione coi genitori, paura di diventare adulti, e la tendenza al perfezionismo. I disturbi alimentari scaturiscono spesso nell’adolescenza perché si tratta di una fase molto delicata della vita di una persona, caratterizzata da cambiamenti e da fragilità. I segnali dei disturbi alimentari dovrebbero essere colti dagli adulti il prima possibile, per cercare di fermare questo problema prima che si radichi. I disturbi alimentari non richiedono solo la cura del corpo, giacchè sono sintomo di un profondo disagio interiore che si manifesta con prepotenza e di conseguenza bisogna essere in grado di coglierlo e di trovare uno sfogo alternativo per i problemi di comunicazione degli adolescenti, per evitare che si risolvano in comportamenti autodistruttivi.