Come stuccare e pitturare il cartongesso

Le operazioni necessarie per stuccare le lastre in cartongesso e poi pitturarle si rivelano abbastanza facili, a patto che vengano utilizzati i prodotti giusti: ecco perché per avere a disposizione colori di qualità conviene sempre fare riferimento a siti ecommerce che vendono prodotti di marca come Dimarcolor.

Il cartongesso è una soluzione che può essere adottata in molti ambienti della casa, a cominciare dal salotto per il soffitto; ma vi si può ricorrere anche per mobili contenitori o per avere a disposizione una parete divisoria.

Cartongesso: come fare per stuccarlo

Dopo che l’anima della struttura è stata installata, si può procedere con il posizionamento dei pannelli. A questo punto si passa a una fase delicata, che prevede di stuccare le giunture tra le lastre. Con questa operazione si ha l’opportunità di correggere le varie irregolarità che si sono venute a formare nel corso della lavorazione, affinché la superficie risulti più uniforme. Entrando nel dettaglio, è necessario riempire i giunti, per poi dedicarsi al trattamento dei raccordi perimetrali di congiunzione e degli angoli.

Gli esperti del settore ritengono che una stuccatura del cartongesso si possa considerare eseguita a regola d’arte solo nel caso in cui vengano passate tre mani di prodotto. In effetti, seguendo questo accorgimento si ha la certezza che il supporto risulterà resistente al taglio e al fuoco e riuscirà ad assicurare un notevole isolamento acustico.

Che cosa serve per stuccare

Oltre al prodotto che si andrà a utilizzare per lo stucco, sarà necessario procurarsi un miscelatore, dei nastri, una cazzuola, una spatola, una spatola americana e un secchio. Tutti gli attrezzi devono essere sempre puliti.

Quale prodotto usare per stuccare

Per stuccare il cartongesso si può ricorrere a una miscela di gesso, additivi speciali e materiali sintetici. Una volta che il prodotto è stato diluito in acqua, mescolato e fatto riposare, lo si potrà stendere, tenendo presente che poi ci sarà bisogno più o meno di un’ora per farlo asciugare. Dopo che il cartongesso è stato stuccato e prima che venga dipinto, è consigliabile un lavoro intermedio: si tratta, cioè, di carteggiare la superficie con della tela smeriglio o della carta vetrata.

Nel caso in cui tali fasi vengano meno, o comunque siano realizzate in modo non adeguato, i segni delle rullate si vedranno in controluce. In più, qualora l’assorbimento dovesse risultare poco omogeneo ci saranno problemi nella stesura della pittura. Insomma, quando si procede è indispensabile essere il più possibile precisi e accurati.

La pittura

Per pitturare il cartongesso, invece, il consiglio è di affidarsi a una idropittura, vale a dire un prodotto lavabile, ovviamente specifico per il cartongesso. Alcuni di questi possono essere applicati direttamente, il che vuol dire che non c’è bisogno di stendere il primer, riuscendo ad aderire alla perfezione e coprendo le sigillature e i giunti con facilità. È chiaro che se non ci si deve preoccupare dell’applicazione del primer non solo si consumano meno materiali, ma soprattutto la tinteggiatura risulta più rapida.

Come si pittura

Le modalità di applicazione variano anche in base alle preferenze personali: quindi, a seconda di come si è abituati, e ovviamente tenendo conto delle caratteristiche della superficie su cui si andrà a lavorare, è possibile applicare la pittura in modalità airless, a rullo o a pennello, sempre in due passate. Tra la prima mano di pittura e la seconda dovrebbero passare non meno di 6 ore, ipotizzando un livello di umidità relativa del 50% e una temperatura di 22 gradi. È chiaro che ogni caso deve essere verificato di persona in base alle condizioni climatiche. Nella diluizione del prodotto conviene sempre seguire con attenzione le istruzioni fornite dal marchio.