Storia e applicazioni del memory foam

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Il Memory Foam è stato sviluppato in origine esattamente nel 1966 nell’ambito di un contratto della N.A.S.A. come prodotto in grado di migliorare la sicurezza dei cuscini degli aereomobili spaziali, capace di diminuire l’impatto delle spinte gravitazionali durante i decolli e gli atterraggi.

Gli scienziati americani Chiharu Kubokawa e Charles A. Yost della Aero Stencel Engineering sono stati tra i principali attori di questo progetto, Yost chiamò inizialmente questo materiale termo sensibile “schiuma con carattere“.

Yost più tardi fondò la Dynamics Systems Inc., che in collaborazione con la N.A.S.A. iniziarono a commercializzare questa schiuma assieme ad apparecchiature mediche e sportive.

Quando la N.A.S.A. rese di dominio pubblico la tencologia del memory foam, iniziò subito la corsa per la produzione in larga scala, inizialmente sempre per uso medico, fu utilizzata per quei pazienti costretti a stare sdraiati a letto molto a lungo alleviando la pressione esercitata da materassi troppo duri contro ossa e pelle, consentendo di diminuire drasticamente la formazione di piaghe da decubito;

Inizialmente il prezzo di questo materiale era elevato e solo strutture mediche potevano sfruttarne i benefici, in breve tempo però la commercializzazione si espanse anche in ambito domestico prendendo piede velocemente in tutto il mondo.

Oggi il Memory Foam è accessibile a chiunque, centinaia di produttori creano ogni giorno infinite forme per altrettante infinite applicazioni spaziando dai materassi, ai cuscini per le sedute, ai guanciali, ecc.

Come funziona il Memory Foam?

A differenza delle tradizionali schiume elastiche che sono composte da milioni di micro cellule chiuse (bolle d’aria vuote molto piccole), il Memory Foam è costruito proprio all’opposto ovvero da una massa uniforme contenente miliardi di micro fori da cui prende il nome della caratteristica principale “a cellule aperte“.

Quando si applica una pressione al Memory Foam, l’aria presente nella zona interessata esce lentamente dai fori adiacenti, consentendo alla massa di modellarsi perfettamente a qualsiasi forma imposta.

Quando si rilascia la pressione, l’aria esterna rientra lentamente per depressione, lasciando un’impronta per alcuni istanti che via via svanisce fino a ripristinare perfettamente la forma iniziale del prodotto, questa caratteristica prende il nome di “effetto impronta“.

Quando ci si posa su un Materasso Memory Foam è come posarsi sulla sabbia che si adatta alla forma del corpo e rimane li, senza spingere, ciò significa che il peso viene distribuito in maniera perfetta lungo tutta la superficie interessata.

Densità e Spessore del Memory Foam

Esistono molti pareri discordanti sulla densità ideale del Memory Foam, essendo un argomento soggettivo risente dei gusti personali di chi ne parla.

In ogni caso va comunque detto che tecnicamente il Memory Foam se è poco denso, non sarà in grado di sostenere peso e quindi cederà troppo, mentre al contrario se è troppo denso, sarà molto più lento a ritornare alla forma originale rendendo difficoltosi gli spostamenti a letto.

Quindi tranne in casi particolari la densità ottimale si aggira attorno ai 60/70 kg per metro cubo.

Per quanto riguarda lo spessore ovviamente dipende dall’utilizzo, se troppo sottile sarà debole e privo di efficacia, se troppo alto creerà un effetto di sprofondamento poco piacevole ed aumenterà consistentemente la temperatura corporea.

Nel caso di materassi è sufficiente uno strato di 5 cm per garantire un giusto supporto alla schiena, mentre nei guanciali si può arrivare sino a 15 cm tranquillamente.