L’espressione inglese “smart Drugs” si può tradurre come “farmaci intelligenti” oppure “droghe furbe” ed indica un cospicuo numero di sostanze, sia naturali che artificiali, capaci di aumentare, alterandole, la memoria e l’attenzione di chi le assume.
Ufficialmente esse vengono dette “nootropi”, termine di derivazione greca composto da nous (intelletto) e tropein (cambiare).
Le Smart Drugs, almeno per ora, sono legali, ma se per alcune di esse è stata riscontrata una certa efficacia, non può dirsi lo stesso per molte altre, che oltretutto presentano controindicazioni anche molto serie.
La denominazione “droghe furbe” inoltre, secondo la comune interpretazione, è presto spiegata: l’acquisto e la detenzione di prodotti vegetali contenenti i medesimi principi attivi di droghe proibite dalla legge, è in tal caso possibile e non perseguibile né sanzionabile, per il fatto che essi non compaiono nelle tabelle in cui sono elencate tutte le sostanze stupefacenti e psicotrope vietate di cui al DPR 309/90.
Vediamole più da vicino.
QUALI SONO LE SMART DRUGS?
La categoria delle Smart Drugs comprende in realtà un gran numero di sostanze fra loro molto diverse, dai farmaci veri e propri ad alcuni integratori, dagli estratti vegetali ad altri mix non meglio identificati, ma tutti accomunati dalla fondata o supposta capacità di migliorare le facoltà mentali di chi le utilizza.
Comunemente sussiste una certa confusione sulle Smart Drugs, tra le quali si fanno rientrare sostanze eccitanti, biodroghe, droghe vegetali, pastiglie stimolanti, bevande energetiche ecc; l’uso maggiore se ne fa negli ambienti giovanili come le discoteche e i rave party.
Entrando nello specifico, i principi attivi più diffusi sono i dopaminergici (agiscono sulla dopamina e vi rientrano anche alcuni farmaci per combattere il Parkinson), i serotoninergici (agiscono sulla serotonina, compresi alcuni farmaci antidepressivi) e i colinergici (agiscono sull’acetilcolina).
A quelli sopra elencati si aggiungono caffeina, nicotina, norvalina e metilfenidato (il suo nome commerciale è Ritalin), noti per le proprietà eccitanti sul sistema nervoso.
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COME AGISCONO
La modalità di funzionamento delle Smart Drugs, a prescindere dal tipo, è sempre la stessa: agire sui principali neurotrasmettitori (serotonina, dopamina ed acetilcolina soprattutto), aumentandone la quantità nel cervello, e di conseguenza, anche la concentrazione, la reattività, la capacità di calcolo e il tono dell’umore dell’individuo.
CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI
Sebbene lecite e facilmente reperibili anche online, le Smart Drugs sono tutt’altro che prive di rischi, anche perché gli studi e le ricerche a riguardo sono ancora troppo recenti per poter stabilire se e quali siano gli effetti a lungo termine di tali sostanze; per alcune di esse tuttavia, i riscontri negativi sono già stati sufficientemente provati.
Ci riferiamo innanzitutto a modafinil e metilfenidato il cui uso ed abuso renderebbe meno plastico il cervello, che nel tempo non solo sarebbe portato a perdere tutti i miglioramenti acquisiti, ma addirittura tornerebbe indietro rispetto al punto dal quale si è partiti.
Insomma, è molto probabile che i benefici acquisiti nel breve termine, si paghino poi a caro prezzo in seguito.