Polistirolo per l’edilizia: perché scegliere questo materiale nei lavori di efficientamento ambientale

Scoperto per caso nel 1944, il polistirene espanso è il secondo materiale isolante attualmente utilizzato in edilizia in Europa. Con una buona resistenza termica superficiale ed essendo economico, continua ad innovare sia in termini di prestazioni che di sistemi di realizzazione per soddisfare standard costruttivi sempre più drastici.

L’inasprimento delle normative relative alla riduzione dei consumi energetici degli edifici spinge sempre più cittadini a migliorare l’isolamento delle proprie abitazioni, anche sollecitati dalla possibilità di ricorrere a bonus statali appositi. Ciò può essere ottenuto aumentando lo spessore dell’isolamento, scegliendo una versione con caratteristiche di resistenza termica superficiale migliorate o passando a un nuovo tipo di isolamento.

Leggero, ecologico ed economico, il polistirene espanso (EPS) lo si ritrova sia nelle nuove costruzioni che nei lavori di rinnovamento, a tutti i livelli dell’edificio (pareti, pavimenti, pavimenti, tetti) proprio grazie alla sua versatilità.

Per la sua composizione (98% di aria e 2% di carbonio ed idrogeno), la sua riciclabilità e le differenti prestazioni, il polistirene espanso (EPS) è il materiale dagli innegabili vantaggi. Oltre alle sue numerose applicazioni in edilizia, è molto presente in altri campi, come l’industria alimentare (packaging) o l’ambiente farmaceutico e cosmeceutico. Esso offre molti vantaggi ecologici rispetto ad altre plastiche e le sue proprietà isotermiche sono ben consolidate e non presenta alcun rischio per le persone che lo producono e gestiscono.

I vantaggi del polistirolo espanso in edilizia

Ormai lo sappiamo: il polistirene espanso fa parte di qualsiasi progetto di alta qualità ambientale, nell’edilizia ed efficientamento ecologico, eppure soffre ancora di alcuni luoghi comuni errati che vanno scardinati.

Prima di tutto, non è ad alto consumo di energia nella sua produzione. Composto per il 98% da aria ed essendo il derivato di un derivato di raffinazione della nafta, che non può essere utilizzato come combustibile, solo circa il 50% dell’energia primaria totale viene utilizzata durante il suo ciclo di vita, il resto è energia materiale, cioè quella contenuta nel polistirolo espanso.

Altro paradigma da scardinare è che non è tossico. Quando brucia, il fumo emesso è meno dannoso di quello emesso da materiali organici come abete, truciolato di pino o sughero espanso. Inoltre, sia durante la fabbricazione che durante la combustione, l’assenza di cloro o di sostanze clorurate rende del tutto impossibile la formazione di diossine.

Con le sue prestazioni isolanti ed i suoi vantaggi, ci sono molti prodotti e soluzioni in EPS, come quelle offerte da RVA Polistirolo, per ottimizzare l’intero edificio (pareti, pavimenti, pavimenti, tetti e terrazze); per l’isolamento delle pareti (ITI), ad esempio il polistirene espanso grigio può raggiungere un’eccezionale resistenza termica e offrire un isolamento acustico collaterale.

Scegliere una soluzione isolante in polistirolo permette quindi di vincere a tutti i livelli, questo materiale ha la possibilità di durare molto a lungo e svolgere la sua funzione di isolante termico per molti più anni rispetto ad altri materiali, perché è più resistente alle sollecitazioni sia fisiche che chimiche. L’uso del polistirolo espanso in edilizia permette di costruire edifici a basso consumo energetico, con limitate emissioni inquinanti che garantiscono una coibentazione ottimale che permetterà un risparmio in termini di costi per il riscaldamento e il condizionamento degli ambienti.

Dove si può usare il polistirolo espanso in edilizia

Materiale universalmente utilizzato nel settore edile, il polistirene espanso offre ottime prestazioni termiche e acustiche nei tetti, nelle pareti, nei solai e nelle fondamenta dei fabbricati. Di colore bianco sin dalla sua concezione, l’elasticizzazione dei blocchi di polistirene espanso ha permesso di ottenere migliori caratteristiche termiche ed acustiche, in particolare con rivestimento incollato.

Quindi, il polistirene espanso ha vissuto una vera svolta tecnologica con lo sviluppo del polistirene grigio ottenuto aggiungendo grafite o altri derivati ​​del carbonio al polistirene bianco. Queste molecole consentono di riflettere e assorbire parte della radiazione infrarossa, migliorando così le prestazioni termiche dei polistireni espansi.

Pertanto, rispetto a un polistirolo convenzionale, con una densità prossima a 15 kg/m3, le prestazioni di isolamento termico di un EPS grigio sono aumentate di almeno il 20%.

Utilizzato per la prima volta per l’isolamento termico delle pareti dall’interno, l’uso implementato del polistirene espanso grigio è generalizzato ad altre applicazioni ed è ampiamente utilizzato nell’isolamento termico delle pareti dall’esterno, oggi rappresenta quasi un terzo dell’isolamento esterno in PSE.

È possibile trovare il polistirolo espanso anche negli edifici industriali, proprio per la sua capacità di essere malleabile e resistente alle forti sollecitazioni che questi edifici subiscono.

Quanto detto finora ci fa giungere ad una conclusione scontata, il polistirolo espanso presenta molteplici vantaggi. Il suo costo ridotto – soprattutto se rapportato al risparmio che offre a chi lo sceglie come isolante termico – lo rende un materiale perfetto per l’edilizia.