Cosa vedere nei Musei Vaticani

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Formalmente si tratta di un museo straniero, di fatto è uno dei musei più importanti della città di Roma. Stiamo parlando dei Musei Vaticani, il luogo dove sono custoditi moltissimi capolavori dal valore inestimabile, prodotto del genio artistico dell’essere umano da quando si è costituito in civiltà (ci sono pezzi risalenti all’epoca egizia) fino praticamente ai giorni nostri. Un piccolo consgilio è quello di prenotare un hotel vicino ai Musei in questa pagina: dormire a Roma vicino al Vaticano ce ne sono alcuni davvero strategici.

Se si presta attenzione al nome si nota che è al plurale, musei. Con il termine “Musei Vaticani” infatti si intendono una serie di collezioni, musei ed ambienti dei palazzi del Vaticano ai quali si accede con un un unico biglietto. Trattandosi di uno spazio enorme con un numero impossibile da precisare di oggetti esposti, è bene sapere come orientarsi visto che in una visita di qualche ora difficilmente si riesce a vedere tutto tale è la vastità dei musei.

Premettendo che una scelta dovrebbe essere poi fatta personalmente, modulandola sui gusti personali, ci sono alcune parti dei musei che custodiscono oggetti di tale valore storico e culturale che non andrebbero saltate per nessun motivo: il primo spazio da non perdere è il Museo Pio-Clementino, il più grande dei complessi che costituiscono l’insieme dei Musei Vaticani. Nelle 12 sale del museo oggi trovano posto importanti collezioni di statue greche e romane.

Elencarle tutte è impossibile, ma è anche impossibile non menzionare almeno il gruppo marmoreo del Laocoonte, l’Ercole del Teatro di Pompeo e l’Apollo del Belvedere.

Il secondo complesso da non mancare è la Pinacoteca Vaticana. Si trova in un palazzo costruito appositamente nel 1932 all’interno del Giardino Quadrato, luogo ritenuto ideale per via della sua posizione che permetteva alle opere di essere illuminate alla perfezione in tempi in cui l’illuminazione artificiale non era evoluta come adesso. Tuttavia le origini della pinacoteca non risalgono certo al 1932, ma sono molto più antiche.

Da sempre i pontefici erano stati inclini ad ingaggiare gli artisti migliori delle rispettive epoche ed ad accumulare importanti opere d’arte. La prima collezione come la si intende oggi è quella messa insieme a fine ‘700 da Pio VII, anche se bisogna attendere l’uscita di scena di Napoleone (che aveva portato molte opere in Francia) per vedere nel 1817 un’esposizione di quadri aperta al pubblico. Al giorno d’oggi la Pinacoteca Vaticana conta con più di 450 opere distribuite in 16 sale, tra le quali si contano lavori di Raffaello, Leonardo da Vinci e Caravaggio.

Infine imperdibile non solo per il valore artistico ma anche per il valore sociale e politico che ha avuto ed ha nei secoli il luogo, la Cappella Sistina, anch’essa parte dei Musei Vaticani.  Sicuramente uno dei luoghi più famosi del pianeta, la Cappella Sistina è il luogo dove si tiene il conclave, il segretissimo incontro tra cardinali che porta all’elezione di un nuovo Papa.

Costruita sul finire del XV secolo, la Cappella Sistina è decorata con affreschi fatti dai più grandi artisti del 1400, come Botticelli e Pinturicchio. L’affresco sicuramente più importante e conosciuto è quello eseguito nel XVI secolo da Michelangelo, che si colloca nella parete sopra l’altare e rappresenta la scena del Giudizio Universale.